Alcuni miti da sfatare sulla psicoanalisi

La psicoanalisi è spesso avvolta da luoghi comuni e semplificazioni. Nonostante i progressi scientifici e teorici degli ultimi decenni, molte persone continuano ad averne un’idea distorta. In questo breve articolo, voglio affrontare cinque miti ricorrenti che vale la pena mettere in discussione.

1. “La psicoanalisi è una terapia interminabile”

Falso.

Ogni percorso analitico ha il proprio tempo: può durare mesi o anni, ma non esiste un protocollo fisso. La durata dipende dalla domanda del paziente, dalla sua disponibilità ad approfondire e dal tipo di sofferenza portata. In psicoanalisi, il tempo non si misura in base alla velocità, ma alla qualità dell’elaborazione soggettiva.

2. “Serve solo a chi ha problemi gravi”

No.

La psicoanalisi non è riservata ai “grandi disturbi”. È utile a chiunque viva una sofferenza psichica, senta un disagio, una ripetizione che non comprende, o semplicemente desideri conoscersi meglio. Non è necessario “stare male abbastanza” per intraprendere un percorso.

3. “Si parla solo del passato e dei genitori”

Solo in parte.

Il passato in psicoanalisi non è un archivio di colpe, ma un linguaggio ancora attivo nel presente. Alcune esperienze, pur passate, continuano a influenzare il modo in cui ci si relaziona oggi con sé stessi e con gli altri. Capire come ciò avviene non significa rimanerci bloccati, ma iniziare a sciogliere nodi che limitano il nostro presente.

4. “Lo psicoanalista ti interpreta e ti dice cosa hai”

No.

Lo psicoanalista non assegna etichette né giudizi. Non è un esperto che “svela la verità”, ma un ascoltatore che accompagna e facilita al paziente stesso questo svelamento. L’interpretazione, quando c’è, non è una diagnosi o una sentenza ma un’apertura di senso. È un’apertura, non una chiusura.

5. “È una cosa vecchia, Freud è superato”

Assolutamente no.

La psicoanalisi è una disciplina viva, in costante evoluzione. Accanto al pensiero di Freud, autori contemporanei l’hanno ampliata, messa in dialogo con le neuroscienze, la linguistica, la biologia, la filosofia. L’inconscio non è un residuo del passato, ma una realtà che continua a interrogarci nel nostro modo di desiderare, di relazionarci, di ripetere.

La dunque psicoanalisi non è una cura miracolosa né una scienza esatta e infallibile. Ma é un’esperienza seria, profonda e trasformativa in grado di sovvertire silenziosamente la vita di chi vi si rivolge.

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